Martedì 19 Aprile 2011
Continua l’attacco violento e disperato di Berlusconi (nel  senso che ormai si attacca anche alle Istituzioni che formano la coscienza  civile dei cittadini) contro gli Insegnanti statali, rei di “inculcare valori  diversi da quelli delle famiglie”. L’obiettivo è quello di rendere più forte e  competitiva la Scuola Privata che, lui suppone,può essere più facilmente assoggettata ai suoi  voleri a suon di elargizioni e di contributi statali. Questo Governo ha già  colpito la categoria degli Insegnanti  tagliando dall’organico 87.400 cattedre,  riducendo 25.000 precari senza contratto, aumentando il numero degli alunni per  classe fino a 30 e oltre, diminuendo le ore settimanali di lezione e riducendo  il Tempo Prolungato e il Tempo pieno che dal punto di vista didattico  offrono  più ore e creano spazi imprtantissimi per l’apprendimento a misura del ritmo di  acquisizione dei saperi di ogni singolo alunno. Alla Scuola Pubblica così sono  stati tolti 8 miliardi nel triennio 2009/2011 causando una situazione  insostenibile perché, in molte scuole, mancano le cose più necessarie come la  carta igienica, le risme di carta per le fotocopie, il sapone per l’igiene  ecc...
Alcuni Dirigenti scolastici sono ridotti a  mendicare contributi alle famiglie per assicurare il minimo indispensabile per  la vita scolastica. Se anche la Scuola viene disgregata, impoverita, spesso  dileggiata è anche perché il ministro competente in materia  non ha la “cultura”  necessaria per affrontare i problemi per una scuola moderna all’altezza  dei  nuovi saperi che stanno emergendo da una società globalizzata. La scuola privata  invece negli ultimi 2 anni non ha subito tagli dei finanziamenti pubblici (e su  questo ci sarebbe molto da dire se si legge bene la nostra Costituzione) a tutto  vantaggio delle famiglie benestanti  che, tra l’altro, possono permettersi di  pagare una retta abbastanza elevata. Ma la scuola privata è migliore della  Scuola Pubblica?
Un’indagine internazionale, promossa dall’OCSE, che valuta con scadenza triennale il livello di competenza dei quindicenni dei principali paesi industrializzati, ha accertato nelle due ultime valutazioni che nel 2006 gli studenti delle scuole private hanno un livello di competenza nettamente inferiore agli alunni delle scuole pubbliche, sia in matematica sia nella comprensione di un testo scritto, sia nelle competenze scientifiche. Tutto questo è confermato dalla esperienza della sottoscritta che insegna da trenta anni nella scuola. La Scuola pubblica perciò va tutelata, va sorretta, va valorizzata in tutte le sue funzioni pedagogiche, didattiche educative perché in essa l’allievo, imparando, diventa cittadino consapevole e cosciente e contribuisce col suo lavoro a partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del suo Paese (Art. 3 Costituzione).
Un’indagine internazionale, promossa dall’OCSE, che valuta con scadenza triennale il livello di competenza dei quindicenni dei principali paesi industrializzati, ha accertato nelle due ultime valutazioni che nel 2006 gli studenti delle scuole private hanno un livello di competenza nettamente inferiore agli alunni delle scuole pubbliche, sia in matematica sia nella comprensione di un testo scritto, sia nelle competenze scientifiche. Tutto questo è confermato dalla esperienza della sottoscritta che insegna da trenta anni nella scuola. La Scuola pubblica perciò va tutelata, va sorretta, va valorizzata in tutte le sue funzioni pedagogiche, didattiche educative perché in essa l’allievo, imparando, diventa cittadino consapevole e cosciente e contribuisce col suo lavoro a partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del suo Paese (Art. 3 Costituzione).
Adalgisa Lamari
Coordinamento PD sirmionese
Coordinamento PD sirmionese
Nessun commento:
Posta un commento